PARTIAMO dall’inquinamento atmosferico nelle città causato dal traffico privato. Tutti dicono la loro. Nessuno esige di conoscere dati statistici relativi alla qualità dell’aria più estesi e precisi, dimostrativi dello stato effettivo in un determinato spazio.
Prendiamo il caso delle famose polveri sottili (Pm10, particelle incombuste sospese nell’aria o depositate al suolo e sollevate): nella nostra città il limite giornaliero di 50 µg/m3 è stato superato più di 35 giorni nel corso dell’anno, limite stabilito dall’Unione europea. .E’ noto che tali parametri sono rilevati solo in un unico punto (Porta Romana) e senza prendere in considerazione l’intero spettro degli inquinanti atmosferici. Manca, ad esempio, la strumentazione per il monitoraggio degli inquinanti come: gli ossidi d’azoto totali di zolfo, il benzene e l’ozono, certamente non meno pericolosi di quelli attualmente monitorati.
In questi giorni tutta l’attenzione è concentrata esclusivamente sulle PM10, poiché ritenute causa di danni particolarmente gravi alla nostra salute, ma nessuno ricorda che esiste anche il PM 2,5 ( particolato fine molto fine) che può entrare in profondità nei polmoni e causare gravi malattie e che a Foligno non viene monitorato.
Articolo di Febbraio 2010
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